La borghesia a Solbiate Arno inizia  a farsi strada quando ex agenti di grandi proprietari terrieri cominciarono ad acquisire le terre dei nobili assenteisti, nel XVIII-XIX secolo. Allora, cittadini non nobili (per lo più contadini arricchiti) ebbero accesso agli organi di governo locali (Deputazioni) costituiti dalle riforme teresiane.

Nell’Ottocento, dato che la terra era poco generosa dal punto di vista agricolo, si rese necessario uno sviluppo industriale che ebbe come protagonisti i piccoli proprietari locali.  A questi si aggiunse, nel settore dei “servizi” una classe media nutrita di medici, insegnanti, impiegati.

Lo sviluppo partì dai laboratori artigiani dei fabbri che potevano contare sulla risorsa rappresentata dalle acque del torrente Arno.

Tra la prima e la seconda guerra mondiale si ebbe la fondazione di industrie metallurgiche e meccaniche che furono beneficiarie di commesse statali.

Nel dopoguerra sorsero invece molte piccole e medie imprese, fondate da operai specializzati che, rimasti disoccupati, si reinventarono una attività, o da giovani ex allievi di istituti tecnici.

Di seguito,  alcuni esempi di industrie “storiche” a Solbiate Arno, ancora esistenti.

Due di queste sono nate prima della Seconda guerra mondiale, la terza nel dopoguerra, secondo due diversi meccanismi: la nascita come officina di sostegno alla produzione agricola, il beneficio delle commesse statali e poi uno sviluppo autonomo, nel primo caso; nel secondo caso, lo sfruttamento di esperienze di scuola professionale e il beneficio di un inizio in una zona di già vasta produzione industriale.


RIGANTI S.P.A.

Quando si pensa alle industrie più antiche e produttivamente grandi  di Solbiate Arno, si pensa in primo luogo alla Riganti S.p.a.

Oggi situata, come sede principale,  in via Vittorio Veneto, 1  è stata fondata da Innocente Riganti nel 1891.

In origine, costituiva una attività artigiana di fucinatura per la produzione di attrezzi agricoli (aratri, pale, picconi).

Alla fine dell’Ottocento, la Riganti si ingrandisce, aumentando la produzione e acquistando un capannone nei pressi dell’abitazione di famiglia.

I prodotti, frutto di una attività di stampaggio, si rivolgono alle industrie tessili della zona come ai cantieri navali e alle compagnie ferroviarie.

Tra il 1927 e il 1929 alla Riganti lavoravano quasi 200 operai, fucinatori e stampatori, e tecnici esperti reclutati a Varese e Gallarate.

Superata la crisi del 1929, durante la seconda guerra mondiale, la Riganti produsse soprattutto pezzi in acciaio per veicoli ferroviari e per auto, moto, cicli e aeroplani;  attrezzi per meccanici; pezzi in acciaio per artiglierie; morsetterie e apparecchiature in acciaio zincato per linee elettriche ad altissima tensione; pezzi in acciaio zincato per navi.

Nel dopoguerra l’industria crebbe sfruttando le opportunità  offerte dallo sviluppo dei mezzi di trasporto e dall’elettrificazione del Paese.

Con l’esaurirsi del processo di elettrificazione dell’Italia, l’attività di produzione della morsetteria conosce una progressiva contrazione e la Riganti si concentra nelle produzioni in cui è leader tutt’oggi: legate alla forgiatura dei metalli per la produzioni di parti meccaniche (bielle, ingranaggi, giunti e valvole).

Agli inizi degli anni 2000, in un contesto di concorrenza globale, la Riganti opera in gran parte per i mercati esteri.


ISELFA S.P.A.

Ha la sua attuale sede in Corso Roma 22.

Sorge nel 1932 per iniziativa di un operaio,  Ernesto Carabelli, soldato nella prima guerra mondiale , come modesta officina meccanica per la produzione di utensileria. 

Si sviluppò in seguito come industria di stampatura e lavorazione di ferro e acciaio e, come tale, nacque il primo nucleo di un vero e proprio complesso industriale che prese forma concreta nel 1938.

I suoi reparti, alla fine degli anni Trenta, erano numerosi: forgia e stampaggio, fresatura, zincatura, sabbiatura, trafileria, trattamenti termici.

Ottenne commesse da FIAT, Pirelli, Lancia, Ferrovie dello Stato.

Nel 1940 beneficiò, come molte altre industrie meccaniche e metallurgiche nazionali, della produzione “autarchica”, e si specializzò nella produzione di leve per ogni tipo di movimento, ganci, bracci  e bulloni per la Marina Militare, chiavi per siluri, bracci per linee elettriche, bulloni per tutte le industrie.

Quando tornò la pace, la ISELFA riprese a pieno ritmo la sua produzione nello stampaggio e nella lavorazione di ferro e acciaio.


MAZZETTI E GHIRINGHELLI S.R.L.

La sua sede è attualmente in via Alla Valle, 5.

Nasce nel 1951 dalla collaborazione di due operai specializzati  che avevano lavorato in aziende metalmeccaniche (Mazzetti e Canavesi) e un perito industriale con esperienza in campo commerciale (Ghiringhelli), proveniente, quest’ultimo, dalla Terni del gruppo Italsider.

La zona di fondazione scelta per questa industria meccanica fu quella di Solbiate Arno proprio perché si poteva qui beneficiare di un già collaudato sviluppo produttivo.

La Mazzetti e Ghiringhelli, nel 1970,  si occupava di forgiatura e lavorazione meccanica e distribuiva i suoi prodotti su tutto il mercato nazionale.

Oggi si è specializzata in raffinate lavorazioni meccaniche:  forgiatura, sgrossatura e finitura a disegno di particolari e seggi per valvole in acciaio inox e speciali.